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Il bambino Padre e Maestro

Aggiornamento: 16 ott 2023


Il bambino fin dai suoi primi momenti di vita – addirittura da quando è nel grembo materno - è portatore di una forza enorme tuttavia appena nato appare alla vita quasi inerte.

Maria Montessori, con i suoi studi e le sue osservazioni, ha constatato che il neonato possiede potenti e segrete forze biologiche e psichiche e acquisisce tutto ciò che lo circonda attraverso la sua opera che compie nell’ambiente. Il bambino attraverso i suoi esercizi “si costruisce da sé”: esso è psichicamente attivo. Egli infatti interagisce con l’ambiente in cui vive e lo assorbe mediante le esperienze che compie grazie ai suoi sensi,

definiti da Maria Montessori “vie maestre”.


Il bambino – ha scritto Maria Montessori - non è debole e povero ma è padre dell’umanità e della civilizzazione. Il bambino è il nostro maestro anche nei riguardi della sua educazione e questa – ha continuato la Montessori - non è un’esaltazione fuori misura dell’infanzia ma è una grande verità.


È intorno a questa frase che si costruisce l’idea di bambino secondo il Metodo Montessori.


Maria Montessori, in seguito a studi ed accurate osservazioni, ha affermato che ciascun bambino non solo ha dentro di sé una grande forza creativa ma ha anche una missione.


La missione del bambino - ha spiegato e dimostrato con la sua opera Maria Montessori - è di costruire l’uomo, ogni uomo, tutti gli esseri umani. (Elena Balsamo, Libertà e Amore - L’approccio Montessori per un’educazione secondo natura – I saggi del corriere della sera, 2018 RCS MediaGroup S.p.A., p.55).

Il bambino è padre dell’uomo, costruttore dell’essere, costruttore della cultura, operaio dell’umanità: ecco come Maria Montessori lo ha definito.


Il bambino da zero a tre anni lavora per costruire l’uomo: è la cosiddetta età dell’oro. In questo momento della sua vita l’essere umano incarna i caratteri della sua specie ed in particolare quelli del movimento, del linguaggio e del pensiero.

Osservando il bambino ci rendiamo conto che ogni suo movimento, ogni suo gesto, ogni sua prima parola è il risultato della sua attività e del suo lavoro psichico.


Il bambino è un maestro: è il Maestro che può rivelare agli adulti la vera natura della specie umana e ricorda all’uomo la sua vera origine.


“È grazie alla propria attività e alla guida del maestro interiore che il bambino si fa uomo. Il processo è identico per tutti gli esseri umani”. (Elena Balsamo, Libertà e Amore - L’approccio Montessori per un’educazione secondo natura – I saggi del corriere della sera, 2018 RCS MediaGroup S.p.A., p.57.)


Il bambino va osservato e studiato: sarà lui a darci indicazioni su come poterlo aiutare e che cosa poter offrire lui per rispondere ai suoi bisogni di sviluppo. Sarà lui ad indicarci la via per la sua educazione. Tutto ciò implica che l’adulto debba avere fiducia nel bambino, fiducia nel potere dell’infanzia come un tesoro nascosto tutto da scoprire.


Contrariamente a ciò che si pensa, non è il bambino a doversi adattare al mondo adulto ma è l’adulto che deve farsi amorevole, calmo, paziente e che deve rispettare i tempi ed allinearsi ai bisogni del bambino seguendolo nel suo istinto ad agire e fare, nei suoi interessi, nel suo desiderio di essere autonomo e di fare da solo.


Il bambino va osservato e studiato con uno sguardo particolarmente raffinato, quello che Maria Montessori ha definito “microscopio spirituale”, quello sguardo che ci permette di offrire al bambino un ambiente fisico e psichico a lui adatto – un ambiente a misura di bambino - in cui possa veramente manifestarsi per quello che è e rivelare il segreto dell’infanzia scoprendo grandi risorse a noi sconosciute. Sarà il bambino quindi a

“guidare” l’adulto e ad indicargli la strada da intraprendere per aiutarlo in un armonioso e naturale percorso di sviluppo facendogli comprendere le sue reali necessità. Ciò significa far emergere il maestro interiore che è nel bambino e lasciare che sia esso la nostra guida.


È proprio osservando il bambino che Maria Montessori è entrata in contatto con il segreto dell’infanzia e durante tutta la sua vita ha studiato scientificamente questa tenera età, senza la quale l’umanità non esisterebbe. Fino all’ultimo suo respiro si è dedicata ai bambini, ai padri dell’uomo, speranza per il futuro.


“Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.

(Maria Montessori, Educazione per un mondo nuovo, Garzanti Milano,

2010, p. 12).


Sulla sua lapide si legge:


“Io prego i cari bambini che possono tutto di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo”.




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