Mi chiamo Brunilda Hida, sono laureata in Scienze dell’Educazione presso l'Università di Modena e Reggio Emilia ed attualmente sono laureanda in Scienze della Formazione Primaria nella medesima Università. Il mio primo incontro con Maria Montessori avvenne durante il primo anno del mio primo percorso di laurea, durante una lezione del corso di Storia dell’Educazione tenuta dal Professor Fulvio de Giorgi, storico ed esperto di pedagogia montessoriana, il quale parlò della dottoressa accennando al materiale che lei adottò nelle Case dei bambini (a noi più note come Scuola dell’Infanzia, in gergo Scuola Materna), riferendosi alla rivoluzione in ambito didattico adottato da Montessori, nell’utilizzo di sedie e tavoli “a misura di bambino”, andando contro alla tendenza dell’epoca, anche attuale aggiungerei, dell’utilizzo di banchi, utilizzati per ottimizzare gli spazi e favorire la disciplina. Il Professore spiegò che questa sua volontà ad andare contro a questo “strumento di tortura”, come lo definì la scienziata, proponendo un'alternativa che andasse invece incontro allo sviluppo fisico e psichico del bambino, quindi l’utilizzo di tavoli e sedie più funzionali per il bambino, evidenzia come fosse necessario, già per l’epoca, un profondo rinnovamento della scuola in Italia.
Questo fatto ha suscitato grande interesse e ha lasciato un segno sia nel mio percorso accademico, ma anche lavorativo e personale. Prima di intraprendere il mio secondo percorso di studi, ho lavorato come educatrice di nido, con bambini e bambine della fascia 0-3, dove ho avuto la possibilità di applicare maggiormente l’approccio reggiano (il cosiddetto Reggio Approach), vista l’influenza dei miei studi, ma tenendo comunque ben presente una base teorica montessoriana, la quale ritornava quotidianamente nel mio lavoro. Visto questo mio forte interesse per queste due tipologie di approcci educativi, ho deciso di voler approfondire anche quello montessoriano, influenzato e sostenuto anche dalla nascita del mio primo figlio. Accompagnando la teoria con l’osservazione sistematica nei confronti mio figlio, rispetto alle proposte e gli stimoli da me offerti, osservavo incuriosita e meravigliata come lui rispondesse, riscontravo in lui dei feedback, i medesimi che Maria Montessori affermava nei suoi libri e questo mio interesse è cresciuto sempre più.
In parallelo con il mio percorso universitario, per diventare insegnante e la mia insoddisfazione nel vedere applicata tutt’ora a scuola una metodologia che non rispetta il bambino nella sua globalità, a partire da quello formativo, mi ha spinta a voler intraprendere il corso di differenziazione didattica Montessori per insegnanti di scuola primaria, che attualmente sto frequentando a Milano; tuttavia anche le altre fasce di età come quella dei 3-6 sono di mio interesse, che vorrei studiare ed approfondire in
futuro.
La realtà montessoriana non è presente nel territorio piacentino, frequentando però il corso a Milano, con insegnanti che provengono da diverse parti del nord, non lontano dalla mia zona e scoprire che invece tale realtà è presente nel loro contesto educativo, anche in diverse fasce di età, mi sprona ed incoraggia ad importare anche a Piacenza questa metodologia, la quale può rappresentare una grandissima risorsa educativa; ad offrire anche ai bambini e alle bambine del territorio piacentino un’esperienza formativa che li possa arricchire ed accompagnare nel loro percorso scolastico e di vita, offrendo quindi una realtà ed un’alternativa realmente valida.
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